Storia del logo

Il Logo del Banco di Napoli fino al 1987 , quando era ancora Istituto di Diritto pubblico, è stato lo stemma araldico autorizzato agli inizi del 1900 diviso in quattro sezioni colorate , ognuna rappresentante uno dei quattro maggiori Banchi che hanno dato origine al Banco nel corso del tempo, il Banco di S.Giacomo, il Banco del Salvatore, il Monte di Pietà e il Banco dei Poveri (Per maggiori informazioni consultare il sito dell’Istituto Banco di Napoli fondazione – www.ibnaf.it). Nel 1987 sotto la gestione Ventriglia venne adottato per scopi commerciali un logo alternativo di più facile uso anche sulla modulistica con al centro lo stemma anzidetto stilizzato circondato da due alette una verso l’alto e l’altra verso il basso per indicare che il Banco operava in tutte le direzioni. Con la trasformazione in SPA nel 1991 il vecchio stemma araldico venne adottato anche dall’Istituto Banco di Napoli Fondazione, nato contemporaneamente con la SPA sulla base della legge Amato.Dal 1991 il vecchio stemma cadde in disuso nella banca divenuta SPA, salvo particolari momenti celebrativi. Dal 1 luglio 2003, dopo l’operazione di incorporazione nel Sanpaolo IMI e il succesivo scorporo, il logo è divenuto semplicemente Sanpaolo Banco di Napoli di colore verde scuro. Nel 2007 la banca ha ripreso ad utilizzare il vecchio stemma araldico per ricordare le proprie origine, originando una disputa con l’Istituto Banco di Napoli che utilizzava lo stesso stemma ormai dal 1991. I rapporti di buon vicinato e la comune origine hanno portato la banca a non impiegare più il vecchio stemma per attività commerciali, ma solo per attività celebrative di alto valore istituzionale. Nell’ ottobre del 2008 il nuovo logo è costituito semplicemente da Banco di Napoli preceduto dai tre archi colorati che sono il simbolo del Gruppo Intesa.