Storia della Fondazione

L’Istituto Banco di Napoli-fondazione è una fondazione di origine bancaria aderente al A.C.R.I con sede in Napoli in via Tribunali non lontano da Castelcapuano in un palazzo storico (Palazzo Ricca) dove nel 1700 operava il Banco dei Poveri. La Fondazione nasce con una propria autonomia nel 1990 a seguito della trasformazione del Banco di Napoli (Istituto di diritto pubblico operante nel settore del credito nel Mezzogiorno) in società per azioni, sulla base della Legge Amato del 1990. La legge 30 luglio 1990 n°218 ed il Decreto Legislativo 20 novembre 1990 n°356 consentirono alle banche pubbliche di trasformarsi in società per azioni.

 

 

Il Banco di Napoli – Istituto di Credito di Diritto Pubblico dal 1926 – fu la prima banca pubblica a trasformarsi in società per azioni ed assunse la denominazione: “Banco di Napoli S.p.A.”. La trasformazione avvenne il 1 luglio 1991 mediante conferimento alla nuova Società delle attività e delle passività costituenti il patrimonio, con l’esclusione di alcuni cespiti che rimasero nel patrimonio dell’Istituto.

Dopo l’operazione del conferimento, la Società bancaria, cioè il Banco di Napoli S.p.A., continuò a svolgere l’attività bancaria mentre il Banco di Napoli Istituto di Diritto Pubblico (oggi Istituto Banco di Napoli – Fondazione) , proprietario di una buona parte del pacchetto azionario della banca (70%) , orientò la sua attività nel sociale, non potendo più esercitare direttamente l’impresa bancaria ed uniformò la sua attività in base al nuovo Statuto approvato dal Ministero del Tesoro con decreto del 25 giugno 1991.

 

L’Istituto persegue fini di interesse sociale e di promozione dello sviluppo economico e culturale nelle regioni meridionali; può operare anche nelle restanti regioni d’Italia e, per straordinarie esigenze, all’estero. In particolare, nel rispetto della propria tradizione svolge attività nei settori della ricerca scientifica; della istruzione e formazione nelle discipline umanistiche ed economiche; della sanità per il potenziamento di attrezzature; della tutela e valorizzazione del patrimonio e delle attività artistiche, archeologiche, museologiche ed ambientali.

L’Istituto persegue altresì fini assistenziali, di beneficenza e di sostegno ad attività di volontariato e ad iniziative socialmente utili.

 

L’ente ha ereditato l’Archivio storico del Banco di Napoli nato a Napoli nel 1539, tale archivio costituisce una fonte preziosa di informazioni storiche che vanno dal 1450 ad oggi. Tra le sue attività pertanto rientra anche la gestione dell’eccezionale patrimonio documentale degli antichi Banchi Pubblici Napoletani e del Banco di Napoli (secc. XVI-XX), che costituisce un punto di riferimento essenziale per l’approfondimento della storia della città di Napoli e dell’intero Mezzogiorno. La fondazione dispone anche di una fornita biblioteca di carattere economico che ha ricevuto in donazione nel 2002 dal Banco di Napoli. Tale biblioteca è stata gestita fino al 2002 dall’Ufficio Studi del Banco di Napoli.

 

La fondazione è entrata a far parte insieme a tutte le altre fondazioni italiane di origine bancaria della Fondazione per il Sud, il cui scopo è contribuire al miglioramento della infrastrutturazione sociale del territorio meridionale. Ai fini di valorizzare il capitale umano del Mezzogiorno la fondazione promuove il premio Marrama per individuare tramite l’esame di lavori originali nuovi talenti nel campo dell’economia e della tecnologia. I lavori premiati in una cerimonia pubblica che vede la partecipazioni di Istituzioni locali e nazionali vengono pubblicati sulla rivista Rassegna Economica dell’Associazione Studi e Ricerche per il Mezzogiorno.